Xiaomi e 20th Century Fox insieme per l’uscita del film “Terminator: Destino Oscuro”

Xiaomi rinnova la partnership a livello globale con 20th Century Fox in occasione dell’uscita dell’atteso sequel Terminator: Destino Oscuro, che arriverà nelle sale cinematografiche di tutto il mondo il 31 ottobre (negli Stati Uniti esordirà il 1 novembre) e vedrà sempre come protagonisti Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton.

La collaborazione tra le due aziende a livello italiano è stata avviata qualche mese fa per legare i superpoteri degli X-Men alle straordinarie prestazioni di uno dei superhero product di Xiaomi, Redmi Note 7, in occasione del film X-Men: Dark Phoenix.

Ora la partnership si rinnova in occasione del ritorno del leggendario Terminator, il cyborg giunto dal futuro, per legare questo nuovo capitolo della saga al nuovo re di una delle serie più popolari di Xiaomi, Redmi Note 8 Pro. Con fotocamera da 64MP, Redmi Note 8 Pro è dotato di una configurazione quadrupla con un potente sistema di raffreddamento LiquidCool, che lo rende un compagno ideale per i fotografi, i gamer e chiunque sia alla ricerca di un’esperienza accessibile e di qualità da vero e proprio flagship.

Per celebrare l’arrivo del nuovo sequel della saga di Terminator, Xiaomi, in collaborazione con 20th Century Fox, sta organizzando nelle città di Milano e Roma una visione in anteprima del film, riservando 600 posti ai fan più appassionati. Per tutti coloro che vogliono partecipare, sarà possibile accreditarsi all’anteprima registrandosi ai seguenti link per Milano e Roma. L’appuntamento è per venerdì 25 ottobre a Milano, alle ore 20.00 presso l’UCI Cinemas Bicocca, e martedì 29 ottobre a Roma, alle ore 19.30 presso il cinema The Space – Parco de Medici.

Dal 19 ottobre al 19 novembre, tutti gli appassionati di cinematografia potranno ammirare una statua di Terminator in formato 1:1 installata in alcuni Mi Store autorizzati presenti sul territorio italiano. Inoltre, coloro che acquisteranno un Redmi Note 8 Pro, potranno ricevere in omaggio una cover brandizzata Terminator. L’iniziativa è valida – fino a esaurimento scorte – anche su mi.com e nei negozi MediaWorld presenti in viale Certosa a Milano, presso il Centro Commerciale Porta di Roma, e presso il Centro Commerciale Mongolfiera a Lecce, dove, in aggiunta alla cover, sarà possibile ottenere anche una t-shirt esclusiva.

Swatch inaugura la sua nuova sede a Bienna.

Dopo quasi cinque anni di lavori, Swatch inaugura la sua nuova sede di Bienna, una delle strutture in legno più grandi del mondo, opera del prestigioso architetto giapponese Shigeru Ban. Aprendo un nuovo capitolo della storia del brand, questo edificio sfida le convenzioni attuali, proprio come gli orologi che vengono creati al suo interno.

Nato nel 1957 a Tokyo e vincitore del Premio Pritzker nel 2014, Shigeru Ban è noto per la delicatezza delle sue strutture, i suoi metodi anticonvenzionali e il suo decisivo contributo all’innovazione e all’umanità nell’architettura. Il Gruppo Swatch ha collaborato per la prima volta con l’architetto al Nicolas G. Hayek Center di Tokyo, inaugurato nel 2007. Nel 2011, il suo progetto ha vinto il concorso di architettura indetto dal Gruppo Swatch per la realizzazione della nuova sede di Swatch, della nuova manifattura Omega e della Cité du Temps. Il progetto si è rivelato particolarmente convincente grazie al suo concept originale seppur pragmatico e all’abilità dimostrata nell’infondere il peculiare spirito del brand a ciascuno di questi edifici. Inoltre, Shigeru Ban ha preso in considerazione il paesaggio e gli edifici esistenti integrandoli nel progetto generale.

Scintillante e sinuosa, la struttura del nuovo edificio che ospita Swatch è lunga 240 metri e larga 35 metri. Nel punto più alto, la facciata misura ben 27 metri. Pur fondendosi con grazia e armonia nell’ambiente urbano circostante, l’innovativo progetto rompe i classici schemi architettonici degli edifici adibiti a uffici. Le forme di questa struttura solleticano l’immaginazione: come un’opera d’arte, l’interpretazione viene lasciata agli occhi di chi osserva.

Con una superficie di oltre 11’000 m2, la facciata a volta si erge con delicatezza verso l’entrata per poi trasformarsi nella Cité du Temps. L’esterno e l’interno dell’edificio sono un tripudio di temi ricorrenti, forme bombate, colori, trasparenze ma anche materiali ed elementi costruttivi classici utilizzati in modo del tutto originale. Un’imponente struttura portante in legno (grid shell) caratterizza l’ampia facciata. Il materiale tradizionale è stato scelto per due motivi: è ecologico e sostenibile. Inoltre, il legno può essere lavorato facilmente e tagliato per ottenere pezzi molto precisi: proprietà importanti per una costruzione in cui ogni millimetro conta. Durante la progettazione, una moderna tecnologia 3D ha consentito di determinare la forma e l’ubicazione esatte delle circa 4.600 travi del reticolato in legno.

Mediante un sofisticato principio a incastro, le singole travi sono state perfettamente inserite l’una nell’altra. Dovendo assolvere alla funzione di ampia facciata con uffici, il reticolato in legno doveva anche soddisfare diversi requisiti tecnici. E difatti una complessa rete di cavi è integrata in maniera discreta nella struttura.
Durante i lavori di costruzione della struttura in legno, è iniziata l’installazione dei circa 2.800 elementi a nido d’ape (timber grid shell) che costituiscono la maggior parte della facciata. Ogni elemento è stato scrupolosamente realizzato su misura a partire da 50 pezzi singoli e adattato alla funzione e all’ubicazione a cui era stato destinato. Si possono distinguere tre tipi di elementi di base a nido d’ape: quelli opachi, quelli semitrasparenti e quelli trasparenti.

Gli elementi opachi di forma regolare coprono la maggior parte delle strutture a nido d’ape. Si tratta di elementi chiusi con una pellicola esterna opaca molto resistente alle intemperie, la cui funzione principale è proteggere dai raggi solari. Alcuni di questi possono essere aperti fungendo da griglia di aerazione, mentre altri sono dotati di pannelli fotovoltaici. Gli elementi semitrasparenti a cuscinetto, invece, sono gonfiati con aria e presentano al centro lastre di policarbonato semitrasparenti per l’isolamento termico. I cuscinetti, in grado di sopportare anche il peso della neve o del ghiaccio, sono ventilati in modo leggero ma costante affnché siano sempre sotto tensione. Gli elementi trasparenti sono realizzati in vetro e per l’isolamento termico sono state impiegate quattro lastre di vetro, tra le quali è stato incorporato un avvolgibile bianco. Anche questi elementi sono sempre leggermente ventilati per prevenire la formazione di condensa.
Nove balconi di dimensioni comprese tra 10 m2 e 20 m2 offrono una panoramica su diversi piani. Dei puntini bianchi sulle superfici di vetro fungono da protezione solare. Grazie alle sottili perforazioni,
124 croci svizzere in legno montate a so tto migliorano l’acustica degli uffici.

All’interno dell’edificio, una superficie di 25.000 m2 si snoda su cinque piani ospitando tutti i reparti di Swatch International e Swatch Switzerland. La superficie dei quattro piani superiori si riduce progressivamente, mentre le gallerie con balaustre in vetro offrono una panoramica sui livelli inferiori. Oltre alle aree di lavoro tradizionali, diversi spazi comuni sono distribuiti lungo tutto l’edificio: una caffetteria situata al piano terra, aperta a tutti i dipendenti Swatch e ai loro visitatori – e piccole aree dedicate al relax, in diversi punti all’interno dell’edificio. Per i momenti in cui è necessaria un po’ di riservatezza, “alcove separate” accolgono fino a sei dipendenti per effettuare chiamate o concentrarsi sul lavoro. All’estremità posteriore del secondo piano si trova un’installazione particolarmente insolita: una scalinata che conduce in alto, verso il nulla. È conosciuta con il nome di “Reading Stairs” (letteralmente “scala di lettura”): gli scalini che la compongono e la vista che offre invitano i visitatori a ritagliarsi spazi per pensare e dare libero sfogo alla fantasia. Cinque esemplari di Bucida buceras (una specie di olivo originario dell’America centrale) si stagliano fino a raggiungere un’altezza pari a due piani. Queste piante sempreverdi apprezzano la temperatura ambiente e conservano tutto l’anno le foglie sottili. I sotterranei si estendono su tutta la lunghezza dell’edificio. Oltre ai locali tecnici, all’impianto di ventilazione e all’archivio, ospitano anche un parcheggio con 170 posti auto e 182 parcheggi per biciclette.

Dimensioni generose, spazi ampissimi e una sensazione di leggerezza e trasparenza: così appare al pubblico l’entrata totalmente a vetri che si affaccia su Nicolas G. Hayek Street. Creata dal reticolato in legno della facciata, la sorprendente forma a zigzag al di sopra dell’ingresso offre anche un vantaggio dal punto di vista della sica della struttura, ad esempio, in termini di carico del vento. La sinuosa vetrata inizia a 5,5 metri di altezza estendendosi no a raggiungere i 27 metri. Al di sotto di questa, delle nestre feritoia in vetro, note per lo più per le loro applicazioni industriali, si aprono e si chiudono automaticamente: si tratta di “tende” di vetro che dovendo sopportare il vento e la pioggia devono essere adeguatamente isolate. Due ascensori, anch’essi a vetri, portano i dipendenti e i visitatori ai piani superiori e alla passerella di vetro del 3° piano, che collega l’edificio di Swatch alla Cité du Temps. Le gallerie presenti ai tre piani offrono una panoramica su tutta l’entrata.

L’uso intelligente della falda acquifera per il riscaldamento e il raffreddamento dell’edificio e dell’energia solare ricavata dall’impianto fotovoltaico contribuiscono notevolmente a mantenere un ottimo equilibrio delle emissioni di CO2. Tecnologie all’avanguardia e grande know-how hanno consentito di realizzare un sistema di bikesharing Velospot, stazioni di ricarica, vetri e vetrate schermati intelligenti, lampade a LED, sistemi di ventilazione altamente e cienti, impianti ad attivazione termica della massa e uffci in cui non si fa uso di carta. Il nuovo edificio Swatch dimostra così che l’edilizia e i metodi di lavoro moderni possono essere in armonia con la natura. Per la costruzione, è stato utilizzato unicamente legno (per la maggior parte abete) proveniente da boschi svizzeri. Sono stati necessari poco meno di 1’997 metri cubi di materiale: una quantità che impiega meno di due ore a ricrescere.

 

Il concept energetico si basa sul ricorso all’energia solare e alla falda acquifera e consente il funzionamento autonomo degli impianti di base, quali la ventilazione, il raffreddamento, il riscaldamento e l’illuminazione dell’edificio della sede Swatch e di quello della Cité du Temps. La falda acquifera garantisce il riscaldamento e il raffreddamento del nuovo edificio Swatch, che condivide tali risorse con le strutture vicine, la Cité du Temps e il nuovo stabilimento produttivo Omega, in attività dal 2017. Nove pozzi sotterranei e due ex serbatoi di gasolio convertiti in serbatoi di acqua sono distribuiti su tutta l’area. 442 elementi solari bombati, fabbricati singolarmente, sono stati inseriti all’interno della facciata a nido d’ape. Grazie ai 1’770 m2 di pannelli fotovoltaici, vengono prodotti circa 212,3 MWh di elettricità all’anno, equivalenti al consumo medio annuo di 61 famiglie.

Progettata anch’essa da Shigeru Ban, la Cité du Temps misura 80 x 17 x 28 metri e, nonostante sia un’unità architettonica indipendente, è perfettamente complementare rispetto all’edificio Swatch. Ognuna delle 14 arcate è larga 5 metri l’una con un’ampiezza di 15 metri. La Cité du Temps ospita al 1° piano il museo di Omega, mentre al 2° piano si trova PLANET SWATCH, il museo dedicato al brand. Riservata al Gruppo Swatch, la Nicolas G. Hayek Conference Hall al 4° piano spicca significativamente sull’ambiente circostante grazie alla sua forma ellittica.

Nuovo Mi Store presso il Centro Commerciale Fiordaliso

Xiaomi aprirà ufficialmente le porte del decimo Mi Store italiano, all’interno del Centro Commerciale Fiordaliso, a Rozzano, in provincia di Milano.

Il taglio del nastro è previsto per sabato 5 ottobre alle ore 11:00 e darà il via alla cerimonia di inaugurazione.
L’apertura del nuovo Mi Store a Rozzano (MI) conferma l’impegno di Xiaomi nel portare il pacchetto completo del proprio modello di business “triathlon” a questo mercato prioritario nel suo percorso di espansione globale, che include Hardware, Servizi Internet e New Retail. Grazie all’efficiente strategia di vendita omnicanale ‘New Retail’, Xiaomi è in grado di fornire prodotti a prezzi accessibili alla più vasta base di utenti.

Nel nuovo Mi Store sarà possibile acquistare tutti i prodotti Xiaomi attualmente disponibili in Italia che includono, oltre alle celebri famiglie di smartphone, i dispositivi smart, gli accessori e gli elettrodomestici del gigante della tecnologia. Saranno disponibili anche i prodotti più recenti, tra cui il nuovissimo Redmi Note 8 Pro, la cui vendita ufficiale in Italia inizierà contestualmente all’apertura dello store.

Per tutti i Mi Fan che si registreranno all’evento di apertura attraverso questo link ci saranno vantaggi esclusivi, tra cui la possibilità di vincere molteplici premi. Inoltre, i primi 50 Mi Fan che si accrediteranno potranno accedere allo store tramite una corsia preferenziale che consentirà di saltare la coda e di ricevere una t-shirt.

L’apertura del decimo Mi Store si inserisce in una più ampia strategia di espansione di Xiaomi per consolidare la propria presenza in Italia. Nei prossimi mesi, nuovi punti vendita saranno aperti nelle principali città del paese, con l’obiettivo di portare a tutti gli italiani la migliore innovazione. Per ulteriori informazioni sui prodotti disponibili in Italia, visitare il seguente sito.

Abarth Days 2019: il raduno per celebrare il 70° Anniversario dello Scorpione

Inizia il countdown per l’avvincente Abarth Days 2019, il più grande raduno europeo dello Scorpione che si svolgerà nel primo fine settimana di ottobre a Milano e offrirà a tutti i partecipanti l’opportunità di vivere due giorni in perfetto stile Abarth: divertimento, emozione, adrenalina e tanti appassionati dello Scorpione, oltre a poter celebrare insieme il 70° anniversario del marchio.

Ospitata nel nuovo e avveniristico MIND (Milano Innovation District) la due giorni sarà ancora più ricca di attività. Test drive in pista e su strada con la propria Abarth o al fianco di un pilota collaudatore Abarth; fiumi di adrenalina nel taxidrive sul sedile passeggero della plurivittoriosa 124 rally; expo vetture attuali e storiche per conoscere i segreti e rivedere le auto che hanno fatto la storia del brand insieme agli esperti di Abarth; area acrobatica dove gli stuntman si esibiranno in numeri estremi sulle loro bmx; aree gaming per i più grandi e kids per i più piccoli. E ancora di più: infatti, una grande sorpresa aspetta tutti gli appassionati del marchio. Tutto questo per battere il record di partecipanti dello scorso anno: oltre 4.000 fan e più di 3.000 test drive. Per info qui.

Tra le maggiori novità di questa edizione vi è certamente la spettacolare pista lunga circa 3 km – realizzata all’interno del nuovo Parco della scienza, del sapere e dell’innovazione – e caratterizzata da un esaltante susseguirsi di rettilinei, curve e tornanti che consentirà di gustare le doti di handling e performance caratteristiche di tutte le Abarth. Un’occasione imperdibile per i fan che parteciperanno all’evento a bordo della propria Abarth, pre-acquistando on-line il relativo biglietto, ma anche per coloro che vorranno provare una delle nuove vetture della gamma Abarth “70° Anniversario” o vestire i panni del co-driver a bordo della 124 rally, seduti di fianco ad un pilota professionista. Inoltre, su un tracciato specifico si potrà diventare un navigatore, ruolo cruciale nei rally, sedersi al suo posto e, con alla guida un vero pilota, provare le performance della potente Abarth 124 rally, vincitrice della FIA R-GT CUP per il secondo anno consecutivo. Inoltre, in un’altra area dell’Abarth Days 2019, gli istruttori di guida Abarth, avvalendosi di auto equipaggiate di skid-car che simulano situazioni di scarsa aderenza, insegneranno ai partecipanti come controllare improvvise sbandate del retrotreno in tutta sicurezza.

Nell’area entertainment, poi, sarà possibile utilizzare simulatori di guida, sfidarsi reciprocamente con le Abarth radiocomandate o assistere ad acrobatiche sessioni di Bike Trial, BMX Flatland e Parkour. Il tutto “accompagnato” da musica travolgente, luoghi per ristorarsi con street-food e stand dove acquistare merchandising e una selezione degli “Abarth Authentic Accessories powered by Mopar”. Ovviamente non mancheranno le vetture storiche dello Scorpione, a conferma di quel fil rouge che unisce passato e presente del marchio.

Dunque, protagoniste assolute le vetture Abarth, di ieri e di oggi, d’ammirare o da provare in strada o in pista, oltre a una lunga serie di attività pensate per gli appassionati di tutte le età. Sono disponibili diverse tipologie di biglietti per l’evento con prezzi a partire da 10 euro, info qui.

Un format vincente ed emozionante, quindi, che saprà soddisfare la sempre più ampia community Abarth nel mondo: attualmente sono 74 i club ufficiali (+80% dal 2016 ad oggi) di cui 37 sono in Italia e vantano oltre 5.000 membri. Ovviamente, all’Abarth Days 2019 i Club avranno un punto di accoglienza per i propri soci, oltre che luogo ideale per raccontare le loro attività a chi socio ancora non è. A unire tutti la passione per il marchio dello Scorpione, lo stesso sentimento che anima la community “The Scorpionship”, attiva da tre anni nell’area EMEA e con oltre 111.000 iscritti, alla quale è possibile aderire gratuitamente attraverso il sito scorpionship.abarth.com.

Una passione fortissima, dunque, che unisce le diverse generazioni di clienti, sempre all’insegna della filosofia del fondatore: massime prestazioni, cura artigianale di ogni prodotto e costante affinamento tecnico. La leggenda nasce il 31 marzo del 1949 quando Carlo Abarth (1908 – 1979) fonda la Abarth & C. con il pilota Guido Scagliarini. La prima vettura prodotta è una 204 A, derivata da una Fiat 1100, che è entrata nella storia dell’auto il 10 aprile 1950, quando Tazio Nuvolari l’ha utilizzata per correre e vincere la sua ultima gara, la Palermo-Monte Pellegrino. Da allora la storia dello Scorpione si è arricchita continuamente di record sportivi e industriali, dando vita a quell’inimitabile personalità che sulle strade di ogni giorno ci fa immediatamente distinguere una vettura Abarth. E le stesse peculiarità si ritrovano oggi nella gamma celebrativa “70esimo Anniversario” – declinata sui modelli Abarth 595 e Abarth 124 e riconoscibile, all’esterno, dal logo dedicato che le rende auto uniche ed esclusive – e nelle straordinarie 595 esseesse, la vettura ispirata al leggendario kit di elaborazione degli anni Sessanta, e la limited edition Abarth 124 Rally Tribute – prodotta in edizione limitata a sole 124 unità – che celebra le tantissime vittorie della Abarth 124 rally nel 2018. E quest’anno, con una gara di anticipo, la rinnovata spider da corsa si è aggiudicata, per il secondo anno consecutivo, il campionato continentale delle Gran Turismo.

Performance, Divertimento e Storia: l’Abarth Days 2019 si conferma quindi la manifestazione più attesa dai fan dello Scorpione, provenienti da tutt’Europa, che desiderano vivere un’esperienza indimenticabile e condividere la stessa passione per il marchio italiano. E altre sorprendenti novità saranno svelate all’evento milanese.

Early Bird Price per Mi 9T Pro

Tutti ai posti di combattimento! Xiaomi torna a proporre una grande offerta per dare ascolto alle richieste dei propri fan e degli appassionati di tecnologia! Annunciato solo qualche giorno fa, l’ultimo arrivato dall’acclamata famiglia Mi 9, il Mi 9T Pro, sarà in offerta su Amazon e mi.com a un prezzo eccezionale.

Infatti, per 24 ore, a partire dalle ore 00:00 del 26 agosto, i primi 3000 utenti che sceglieranno di pre-ordinare il nuovissimo Mi 9T Pro potranno acquistarlo al prezzo Early Bird di 399,90 euro, nella versione da 6+128GB.

2.000 unità disponibili su Amazon, nelle colorazioni Carbon Black e Glacier Blue, e 1.000 unità su mi.com di cui 500 Flame Red, colore disponibile in esclusiva su mi.com. Al termine dell’offerta, il pre-ordine di Mi 9T Pro proseguirà al prezzo di lancio di 449,90 euro.

Huawei presenta HarmonyOS

Nel corso della Huawei Developer Conference tenutasi oggi a Dongguan, Cina, Huawei ha presentato HarmonyOS – il nuovo sistema operativo distribuito, basato su microkernel, progettato per offrire un’esperienza utente senza soluzione di continuità in tutti i dispositivi e gli scenari. Richard Yu, CEO Huawei Consumer Business Group, ha raccontato la visione dell’azienda alla base dello sviluppo di questo nuovo sistema operativo.

“Stiamo entrando in un’era in cui le persone si aspettano un’esperienza olistica intelligente attraverso tutti i dispositivi e gli scenari. A supporto di ciò, abbiamo ritenuto importante disporre di un sistema operativo con funzionalità multipiattaforma migliorate. Avevamo bisogno di un sistema operativo che supportasse tutti gli scenari, che potesse essere utilizzato su un’ampia gamma di dispositivi e piattaforme e che potesse soddisfare la domanda dei consumatori di bassa latenza e sicurezza”.

“Questi i nostri obiettivi con HarmonyOS”, ha continuato. “HarmonyOS è completamente diverso da Android e iOS. È un sistema operativo distribuito basato su microkernel che offre un’esperienza fluida in tutti gli scenari. Affidabile e sicuro, supporta l’interconnessione tra i diversi dispositivi. Sarà inoltre possibile sviluppare le app una sola volta, la flessibilità di HarmonyOS le adatterà poi a tutti i dispositivi dell’ecosistema”.

Tradizionalmente i nuovi sistemi operativi vengono rilasciati contestualmente al lancio di nuovi dispositivi. Già 10 anni fa, Huawei ha immaginato un futuro in cui un ecosistema intelligente e interconnesso si integrasse perfettamente in tutti gli aspetti e momenti della nostra vita. Proprio per questo ha iniziato a cercare il modo per offrire agli utenti un’esperienza d’uso totalizzante, che potesse trascendere i confini dello spazio fisico, estendendosi su hardware e piattaforme diverse.

HarmonyOS è un sistema operativo leggero e compatto con funzionalità potenti, che verrà innanzitutto utilizzato per gli smart devices, ovvero dispositivi come smart watch, smart screen, sistemi auto e smart speakers. Con questa implementazione Huawei mira a creare un ecosistema integrato, condiviso su tutti i dispositivi e ad offrire un’esperienza intelligente e olistica per ciascuna interazione con ogni dispositivo, garantendo così un ambiente sicuro e affidabile.

Un’esperienza intelligente multipiattaforma presuppone un sistema di connettività di alto livello: HarmonyOS è stato quindi progettato sulla base di quattro caratteristiche tecniche, così da mantenere la sua promessa ai consumatori.

1. Continuo: Il primo sistema operativo per dispositivi con architettura distribuita, offre un’esperienza ininterrotta tra i dispositivi.
Adottando un’architettura distribuita e una “virtual bus technology”, HarmonyOS offre una piattaforma di comunicazione condivisa, una gestione suddivisa dei dati, una pianificazione ripartita delle attività e delle periferiche virtuali. Con HarmonyOS, gli sviluppatori di applicazioni non avranno a che fare con la tecnologia di base per le applicazioni distribuite, consentendo loro di concentrarsi sulla propria logica di servizio individuale. Lo sviluppo di applicazioni sarà più facile che mai. Le applicazioni basate su HarmonyOS possono essere eseguite su diversi dispositivi, offrendo al contempo un’esperienza collaborativa e senza interruzioni in tutti gli scenari.

2. Fluido: Deterministic Latency Engine e IPC ad alte prestazioni
HarmonyOS affronterà i problemi di prestazioni insufficienti grazie al Deterministic Latency Engine e ad una comunicazione interprocesso (IPC) ad alte prestazioni. Il componente Deterministic Latency Engine stabilisce in anticipo le priorità di esecuzione delle attività e i limiti di tempo per la programmazione. Le risorse gravitano verso attività con priorità più elevate, riducendo del 25,7% la latenza di risposta delle applicazioni. Il microkernel può rendere le prestazioni dell’IPC fino a cinque volte più efficienti dei sistemi esistenti.

3. Sicuro: l’architettura del microkernel rimodella la sicurezza e l’affidabilità da zero.
HarmonyOS utilizza un nuovissimo design del microkernel che offre maggiore sicurezza e bassa latenza. Questo microkernel è stato progettato per semplificare le funzioni del kernel, implementare il maggior numero possibile di servizi di sistema in modalità utente al di fuori del kernel e aggiungere una protezione di sicurezza reciproca. Il microkernel stesso fornisce solo i servizi di base come la programmazione dei rischi e l’IPC.
Il design del microkernel di HarmonyOS utilizza metodi di verifica formale per rimodellare la sicurezza e l’affidabilità da zero in un Trusted Execution Environment (TEE). I metodi di verifica formale sono un approccio matematico efficace per convalidare la correttezza del sistema dalla fonte, mentre i metodi di verifica tradizionali, come la verifica funzionale e la simulazione di attacco, sono limitati a scenari limitati. I metodi formali, invece, possono utilizzare modelli di dati per verificare tutti i percorsi di esecuzione del software.
HarmonyOS è il primo sistema operativo ad utilizzare la verifica formale nei TEE dei dispositivi, migliorandone notevolmente la sicurezza. Inoltre, poiché il microkernel HarmonyOS ha molto meno codice (circa un millesimo della quantità del kernel Linux), la probabilità di attacco è notevolmente ridotta.

4. Unificato: L’IDE multi-device consente di sviluppare applicazioni una sola volta e distribuirle su più dispositivi.
Alimentato da un IDE multi-device, una compilazione unificata multilingue e un kit di architettura distribuita, HarmonyOS può adattarsi automaticamente a diversi controlli e interazioni del layout dello schermo e supporta sia il controllo drag-and-drop che la programmazione visiva orientata all’anteprima. Questo permette agli sviluppatori di costruire in modo più efficiente applicazioni che girano su più dispositivi. Con un IDE multi-device, gli sviluppatori possono codificare le loro applicazioni una sola volta e distribuirle su più dispositivi, creando un ecosistema strettamente integrato in tutti i device.

HUAWEI ARK Compiler è il primo compilatore statico in grado di funzionare alla pari con la macchina virtuale di Android, consentendo agli sviluppatori di compilare una vasta gamma di linguaggi avanzati in codice macchina in un unico ambiente unificato. Supportando la compilazione unificata in più lingue, HUAWEI ARK Compiler aiuterà gli sviluppatori a migliorare notevolmente la loro produttività.

Nel corso della conferenza di oggi, Huawei ha anche annunciato la roadmap di evoluzione per HarmonyOS e il suo kernel. HarmonyOS 1.0 sarà adottato per la prima volta sugli smart screen che dovrebbero essere lanciati entro la fine dell’anno. Nel corso dei prossimi tre anni poi, HarmonyOS sarà ottimizzato e gradualmente adottato su una gamma più ampia di dispositivi intelligenti, tra cui dispositivi wearable, HUAWEI Vision e dashboard per automobili.

Il successo di HarmonyOS dipenderà da un ecosistema dinamico di app e sviluppatori. Per incoraggiare una più ampia adozione, Huawei rilascerà HarmonyOS come piattaforma open source in tutto il mondo. Huawei darà vita a una fondazione e una community open source per supportare una collaborazione più approfondita con gli sviluppatori. In Cina è presente un forte ecosistema di app e sviluppatori e una vasta base di utenti. Huawei porrà le basi per HarmonyOS nel mercato cinese, per poi estendersi a tutto l’ecosistema globale. Con l’obiettivo di fornire un valore nuovo e unico, Huawei si aprirà e condividerà le sue competenze e conoscenze principali in aree quali la connettività, fotocamere e Intelligenza Artificiale. Lavorerà a stretto contatto con i partner dell’ecosistema per fornire app e servizi che offrano ai consumatori la migliore esperienza possibile e diano nuova vita al settore.

HarmonyOS porterà nuovi e incredibili benefici ai consumatori, ai fornitori di apparecchiature e agli sviluppatori. Per i consumatori, offrirà un’esperienza intelligente coesa e potente in tutti gli aspetti della loro vita. Per i fornitori di apparecchiature, li aiuterà ad acquisire un vantaggio da pionieri nell’era dell’esperienza olistica intelligente, dove 5G, AI e IoT vedranno una crescita esplosiva. Allo stesso tempo, HarmonyOS consentirà agli sviluppatori di conquistare più utenti con meno investimenti e di innovare rapidamente in tutto l’ecosistema.

“Crediamo che HarmonyOS rivitalizzerà l’industria e arricchirà l’ecosistema”, ha detto Richard Yu. “Il nostro obiettivo è quello di portare alle persone un’esperienza davvero coinvolgente e diversificata. Vogliamo invitare gli sviluppatori di tutto il mondo ad unirsi a noi per costruire questo nuovo ecosistema. Insieme, offriremo un’esperienza intelligente per i consumatori in tutti gli scenari”.

Swatch presenta Swatch Faces 2019 alla 58esima esposizione internazionale d’arte – La Biennale di Venezia

Da Shangai a Venezia: dalla sua apertura nel novembre 2011, lo Swatch Art Peace Hotel ha ospitato più di 330 artisti provenienti da tutto il mondo. Ballerini, musicisti, fotografi, registi, scrittori, pittori, conceptual artist e tante altre persone di talento vivono e lavorano per un periodo da tre a sei mesi negli appartamenti e nei laboratori artistici messi a loro completa disposizione allo scopo di incoraggiare lo scambio creativo. Swatch Faces 2019 presenta quattro artisti internazionali che hanno lavorato presso questa esclusiva residenza e che espongono le loro opere nello storico cantiere navale dell’Arsenale: Santiago Aleman (Spagna), Tracey Snelling (Stati Uniti), Jessie Yingying Gong (Cina) e Dorothy M Yoon (Corea del Sud).

Inoltre, nell’anno che segna la celebrazione del suo 90° compleanno e dei suoi 70 anni di carriera artistica, Swatch ha invitato Joe Tilson a realizzare ai Giardini un’installazione site-specific: THE FLAGS. Sono una versione ingrandita di tre dipinti appartenenti al ciclo The Stones of Venice, una raccolta di opere che trae ispirazione dall’amore di Tilson per la città di Venezia, che l’artista conosce e visita regolarmente da oltre 60 anni. Volto familiare anche per La Biennale Arte – Tilson rappresentò la Gran Bretagna alla 32a Esibizione Internazionale d’Arte nel 1964 – in quest’opera l’artista britannico combina immagini delle facciate delle sue chiese veneziane preferite, i motivi geometrici delle pavimentazioni in pietra e incisioni scritte. Le 24 bandiere a due facce sono allineate in tre file e misurano ciascuna ben 150 x 285 cm.

L’opera di Tilson nasce da un desiderio di radicarsi in antichi sistemi di pensiero senza tempo, cercando modi diversi di interpretare il mondo che ci circonda. Come ormai da tradizione, a La Biennale di Venezia Swatch presenterà anche un nuovo orologio in edizione limitata, il JOE TILSON VENETIAN WATCH, ispirato all’opera di Tilson The Stone of Venice, Palazzo Contarini. Riflettendo alla perfezione il caratteristico uso di colori luminosi e vivaci dell’artista, questa edizione limitata e numerata conquisterà i polsi di 2019 amici di Swatch, portando ancora una volta l’arte nella vita reale delle persone e diffondendo il messaggio «Swatch loves Art» (Swatch ama l’arte) che continua a ispirare e animare un dialogo creativo unico. Mostrando l’arte di Tilson come concepita dall’artista, in questo orologio i suoi tratti a matita rimangono visibili sul quadrante, mentre il cinturino in silicone con i motivi geometrici nelle allegre tonalità del giallo, del rosso e del blu trasmette con sorprendente vividezza e fedeltà le origini dell’opera realizzata in acrilico su carta. Il passante riporta la firma dell’artista in bianco su un deciso sfondo blu.

Anteprima Alfa Romeo Giulia

Giovedì 19 Maggio a Salerno, la Giulia ha debuttato in concessionaria per mostrarsi ai suoi tantissimi fan. Non si poteva perdere un tale evento. Unico esemplare in mostra, la Giulia ha confermato lo stupore e l’attenzione che sul web l’hanno resa la regina del momento.

Aggressiva, è questo l’aggettivo che la Giulia riesce a comunicare. Con un frontale così tanto pronunciato, con i fari allungati e prese d’aria enormi a simboleggiare un motore potente, ruba l’attenzione a tutto il resto della linea che, se da un lato, mantiene una silhouette elegante, va totalmente a discapito di un retro poco personale che cambia aspetto se visto di fronte (stretto e poco caratterizzato) oppure di lato. Proprio qui, gioca un fattore decisivo la scelta del colore che potrebbe aiutare a dare carattere e luce alla parte meno riuscita della Giulia e che questo Blu Montecarlo da 1000 euro non le da giustizia. Belli i cerchi in lega da 18″ – optional ma obbligatori con un’auto così bassa anche se, quelli bruniti da 5 fori da altri 1000 euro, saranno la gioia e la massima espressione di ogni alfista!

Si sale a bordo, si chiude la porta: le lancette della strumentazione si illuminano a ritmo di un battito di cuore, il display al centro mostra il logo Alfa Romeo a colori quando invece sullo sterzo compare quello di colore argento, bellissimo! Prime sensazioni: si sta seduti in basso e in posizione allungata e pur alzando il sedile, la sensazione è sempre la stessa: si guida un’auto veloce. Sarà anche la plancia che domina l’abitacolo oppure il tunnel centrale altissimo ma niente affatto fastidioso che porta in se i comandi dell’Alfa Connect.

Il display centrale, a differenza delle ultime mode che lo vedono esterno e non armonizzato con la plancia, si trova all’interno di un vetro scuro che è in linea con le plastiche, di conseguenza, da spento scompare del tutto. Con il display da 6,5″ presente nella dotazione standard, considerando lo spazio dedicato, sembra quasi piccolo e probabilmente non molto visibile alla guida essendo lontano dagli occhi e non orientato verso il guidatore. Ovviamente bisognerà scegliere l’Alfa Connect 3D Nav da 8,8″ per avere soddisfazione ma preparatevi a cacciare ulteriori 1000 euro. (E’ solo una coincidenza che stia segnalando tutti gli optional a questo prezzo!)

Bello anche il volante che sfoggia in anteprima il tasto di accensione e che fa automaticamente immaginare il guanto in pelle e tessuto stringere le razze del volante. Mi chiedo: ma il tasto, renderlo rosso anche per la versione super, è possibile?

La qualità di vita e le sensazioni a bordo sono molto appaganti. Assemblaggi e materiali sembrano di buona qualità e si fa un uso abbondante di pelle su plancia e porte. L’abitacolo è spazioso e pur tirando indietro del tutto i sedili, i passeggeri posteriori hanno ancora qualche centimetro di spazio per le gambe. Rimane comunque, per chi siede dietro, quella sensazione di “chiuso” dovuto alla linea che tende a scendere sulla testa.

Il bagagliaio posteriore è profondo e ben rifinito, ma appena ho visto lo spazio utile per accedere, ho subito immaginato la mia valigia da 110 litri rigida rimanere bloccata. Come farò? Sarò costretto a prenderne due più piccole? Se volete viaggiare con la Giulia e avete famiglia, organizzatevi prima…

La nuova Giulia ha confermato la mie aspettative: volevo un’auto sportiva e di carattere. Ma guidarla? Bisognerà attendere il 28 Maggio, i test drive saranno prenotabili in concessionaria. Io punterei a provare la 2.9 V6 Bi-Turbo 510 CV Quadrifoglio, ma sarà mai possibile per un comune mortale, per giunta blogger, come me? Chissà…