Test Drive Nissan e-NV200

Giunto a Barcellona per la presentazione del nuovo e-NV200, mi preparo a mettermi alla guida e scoprire se, tutte le qualità scoperte, fanno di questo van, una vera novità. Esteticamente simile all’NV200, versione classica e meno hi-tech dell’elettrica, si differenzia per il frontale che incorpora per questa occasione, lo sportello che permette di accedere alla presa EV per la ricarica e ai gruppi ottici anteriori con luci di posizione a forma di freccia dal colore azzurro ghiaccio, come la tonalità associata al programma EV di Nissan.

Leggere modifiche anche al posteriori dove compaiono nei gruppi ottici, lampade a LED a basso consumo su plastica trasparente. Essendo comunque un van, è difficile trovare delle linee armoniose che possano soddisfare tutti, ciò nonostante, ho apprezzato molto lo sforzo di rendere un frontale quanto più possibile delicato, che ricordi comunque la Leaf. Lateralmente, causa le porte scorrevoli, non riesco proprio a mandar giù i binari neri a metà fiancata, proprio per questo motivo, eviterei i colori chiari, come il bianco. Linea di cintura molto alta e finestrini scuri nella versione Evalia, rendono tutto più piacevole, insieme ai paraulti verniciati e ai cerchi in lega se pur piccoli, solo 15″.

Per questa evento a Barcellona, avremo a disposizione due modelli, il classico van e la lussuosa Evalia. Non avendo la necessità di comprare un van, decido di provare come primo test mattutino, l’azzurina Evalia. Non è un caso che la provi per prima: Nissan ha puntato molto sulle qualità del van, di conseguenza voglio capire se la stessa qualità e vivibilità a bordo, è stata regalata anche ad un modello che, per necessità di utilizzo, dovrà essere “forse” più spartana. La prima cosa che noto salendo a bordo, è l’altezza notevole che mi obbliga ad usare le punte dei piedi per accomodarmi. Poco importa, questo si traduce in una guida alta, che in città fa sempre comodo. Un addetto Nissan, mi programma l’itinerario da seguire sul navigatore satellitare. Vengo avvisato dei limiti di velocità esistenti e poi sono pronto. Allaccio la cintura e premo il punsante di avvio, qui le chiavi sono abbolite! Una simpatica animazione del quadro strumenti attira la mia attenzione, pochi secondi ed una spia verde mi indica che siamo pronti per partire. Abbasso il freno a mano che si trova stranamente accanto al sedile destro, sposto la leva del cambio in D/B e parto.

Percepisco la stessa sensazione avuta con la Nissan Leaf: il silenzio regna sovrano, nessuna vibrazione, nessun rumore meccanico. Il piacere di guida è così alto ma anche strano, che ti guardi attorno nel cercare qualcosa che faccia rumore. Provenendo da un’auto diesel, è come essere passati dall’inferno al paradiso. Ci allontaniamo dalla Mercabarna e spingo giù l’acceleratore. Il motore è deciso, non ha esitazioni, è più lento rispetto a quello della Leaf, anche essendo lo stesso, ma la natura del veicolo ed il peso maggiore, incidono sui tempi, ma per la città, va più che bene. Dalla mia posizione alta, domino la strada, lo spazio a disposizione è notevole tanto che il passeggero accanto a me, riesce ad accavallare le gambe e godersi lo spettacolo di una Barcellona stupenda. Dal mio lato, ho un appoggio del piede sinistro sempre comodo e stabile e la pedaliera è tanto spaziosa da non farmi rimpiangere di aver provato auto più generose. Il volante invece risulta sempre eccessivamente alto, tanto che con la mia posizione di guida, una piccola porzione del quadro strumenti, è occupata dalla corona. Il cambio posto in alto, ha il tipico design da joystick, molto lontano rispetto a quello della Leaf che assomiglia ad un mouse, ma nonostante ciò, è ben integrato nella plancia e comunque facilmente raggiungibile.

Ci avviciniamo all’autostrada, è il momento giusto per spingere ancora di più sull’acceleratore. Arrivo a 120 km/h, il silenzio viene leggermente offuscato da un piccolo ronzio che assomiglia ad un fischio e dagli specchietti laterali che producono un leggero rumore dovuto all’areodinamica. Ma nell’abitacolo posso benissimo conversare senza mai alzare la voce, e non ho mai avuto bisogno di alzare il volume della radio. Tutto ciò contribuisce anche una più che buona insonorizzazione degli ammortizzatori che riescono ad allontare dall’abitacolo quelle poche asperità di terreno trovate a Barcellona. Una taratura così morbida però, tende l’e-NV200 a caricarsi un pochino in più sul laterale ed avere un beccheggio sempre presente, soprattutto nelle accelerate decise per poi ricomporsi anche grazie al cambio a trasmissione continua. Quest’ultimo fenomeno ovviamente scompare del tutto se selezioniamo la modalità ECO che taglia la potenza del motore per venir incontro ad un’autonomia maggiore. Di serie l’ESP e l’assistenza delle partenze in salita HSA, utilissimo dal momento che la frizione non esiste e con un carico pieno, potrebbe risultare un pò difficile partire in pendenza.

Arriviamo al Port Olimpic dove ci attende la prima prova. Mettere a dura prova il bagaglio della nostra e-NV200: quante valigie riusciremo a stipare dentro? Quante biciclette riusciremo a farci entrare? Impresa difficile? Nooo! Mi candido per testare il bagaglio e scopro che senza abbassare nessun sedile, infilo ben 9 valigie di capacità differenti all’interno! Provo con le biciclette: abbassando i sedili posteriori con un semplice movimento, infilo tre biciclette senza neanche smontare una ruota. Notevole! Un 20 minuti di relax, il tempo di gustare un gelato e di provare come si sta sui sedili posteriori. Lo spazio è notevole e le gambe hanno un’ottima libertà di movimento, anche ipotizzando i sedili anteriori arretrati del tutto. Peccato che lateralmente i sedili in basso non abbiano una copertura, di conseguenza aprendo le porte scorrevoli, si vedranno i piedi di metallo in prima vista. Tre passeggeri possono accomodarsi senza problemi, ognuno di loro ha il proprio sedile regolabile, quello al centro leggermente più piccolo, ma risulterà tale solo con persone di una certa stazza. Anche in questo caso, la seduta è alta, di conseguenza la persona che dovra salire e scendere dovrà aggrapparsi alla maniglia in alto.

E’ arrivata l’ora di tornare indietro. Parcheggiamo la nostra e-NV200 al Mercabarna, pranziamo con un panino offerto gentilmente da Nissan e siamo nuovamente alla guida. Questa volta proverò il van, di colore Rosso! Viene impostato il solito navigatore satellitare e si parte. La prima tappa è il punto di ricarica veloce. L’e-NV200 ha ancora un buon 83% di carica, fa niente, ci fermiamo lo stesso e proviamo come sia semplice caricare la batteria del nostro van. Mi avvicino alla colonnina, apro lo sportellino con la leva in basso a sinistra ed inserisco la presa della carica veloce.

Il tempo di fare due chiacchiere con un altro addetto Nissan, pochi minuti e partiamo nuovamente. Non avendo finestrini laterali, ne specchio centrale e lunotto posteriore, mi porgo il problema di fare retromarcia. Sposto la leva su R e dal monitor centrale, grazie alla telecamera nascosta vicino alla targa, posso vedere cosa succede dietro, in più compaiono delle linee virtuali che disegnano la mia tratteoria in base al movimento dello sterzo, il tutto accompagnato da un segnale acustico che avvisa i pedoni. Stupendo! Ripartiamo e arriviamo a Born Market.

Mercato municipale di Barcellona che si trova nel quartiere de La Ribera nel distretto della Ciutat Vella, centro storico della città, è oggi un punto d’interesse. Costruito nel 1876 sulla base di un progetto di Josep Fontserè i Mestre, nel febbraio 2002, mentre si realizzavano delle opere per l’installazione della Biblioteca Provinciale, sono stati portati alla luce dei resti archeologici della Barcellona medievale. Ad aspettarci altri addetti Nissan che con un simpatico gioco a tempo, dobbiamo inserire nel minor tempo possibile, quanta più ruba nel bagaglio del nostro van e-NV200 attraverso le porte scorrevoli. E’ stato anche un momento di relax, dove abbiamo potuto scattare qualche foto in piazza grazie alla possibilità di poter entrare in una ZTL essendo un veicolo ad emissioni zero!

Attimi di riposo e si riparte per Moll Pescadors. Intanto durante il viaggio, scopro che non c’è praticamente nulla di differente rispetto alla monovolume. Il piacere di guida è lo stesso, il silenzio anche, ovviamente la cabina posteriore è coperta, quindi l’abitacolo presenta solo i due sedili anteriori. Siamo lontani anni luce dai van di altre case automobilistiche! La plancia composta dal display multimediale e dal climatizzatore automatico, fa sembrare tutto tranne un veicolo per il lavoro. Le plastiche sono di ottima fattura, piacevoli al tatto e poco ruvide. Forse avrei apprezzato qualche vano in più per gli oggetti, soprattutto nel van dove lo spazio libero tra e dietro i sedili avrebbe consentito qualche botola sempre utile. Il quadro strumenti a LED è alquanto hi-tech, e le informazioni aggiuntive date dal display sulla destra, possono essere recuperate anche dal computer del display centrale con tanto grafici ed informazioni utili, come trovare la prossima colonnina di ricarica in base al percorso calcolato dal navigatore. Lo stesso navigatore 3D, è risultato abbastanza preciso, anche se, personalmente, preferisco la visualizzazione completa a display e non quella a metà con le indicazioni anticipate che più di una volta mi hanno confuso. Il climatizzatore automatico è risultato efficace è preciso, tante le regolazioni e intuitivo nella gestione. Molto silenzioso, tanto da non disturbare la quiete in abitacolo. E’ sicuramente un plus da non sottovalutare in questa categoria di auto.

Arrivati al Moll Pescadors ecco che ci tocca un’altra prova di abilità. Il nostro van, ha la possibilità di poter caricare fino a 770 kg di materiale. Ma se fossero casse di pesce fresco, in che modo dovrebbero entrare nelle-NV200? Con un pò di astuzia e qualche calcolo, ecco caricato 770 kg di finte cassette. Il portellone posteriore a doppi battenti ha dato una mano notevole! Scattiamo qualche foto e ripartiamo.

Purtroppo il tempo non ci aiuta, complice anche un traffico che non avevamo considerato, torniamo alla base, saltanto una tappa e si consegna il van e-NV200 rosso fiammante. Dopo tante ore di guida, l’e-NV200 passa a piedi voti e con grandi soddisfazioni. E’ sicuramente una rivoluzione adottare nell’ambito lavorativo, un van di questo genere. Il piacere di guida si sposa perfettamente con l’alta tecnologia, senza tralasciare la sua vera natura di utlizzo. Ne esce fuori un ottimo mix fatto di idee interessanti e innovazioni alla portata di tutti. L’e-NV200 è disponibile al prezzo di 16.480 euro (IVA esclusa) al netto degli incentivi statali, cui va aggiunto il canone di noleggio mensile della batteria di 59,84 euro (IVA esclusa, 36 mesi, 12.500 km/anno) oppure 20.436,07 euro (IVA esclusa) se la batteria viene acquistata con il veicolo. Per ulteriori informazioni, visitate il sito ufficiale.

Test Drive Nissan Leaf Tekna

Facciamo un esperimento: entrate in auto e chiudete gli occhi. Per pochi secondi provate ad immaginare la città senza rumori, attorno a voi soltanto un dolce silenzio. Aprite gli occhi e ditemi, come vi siete sentiti? Io direi rilassati, non credete? Questa è la sensazione che ho provato nel guidare Nissan Leaf, auto elettrica più venduta al mondo e che sta riscuotendo molto interesse anche qui in Italia. Per i test drive di Fantechnology, con questo articolo vi parlerò della mia esperienza con Leaf, un week end all’insegna dell’hi-tech e del rispetto per l’ambiente. Mai guidato un’auto elettrica? E’ il caso che vi fermiate a leggere.

La Nissan Leaf ha un linea particolare. Sono convinto che auto con questo design si amano o si odiano, io appartengo alla prima categoria! Arrivata alla seconda generazione, la Leaf presenta un frontale allungato con in bella mostra il logo con la fotocamera del sistema Around View Monitor che nasconde lo sportello per i bocchettoni della ricarica standard e veloce (lo sportello può essere aperto dall’interno con un tasto oppure dal pulsante sulla chiave elettronica) ed un paraulti grandissimo e totalmente verniciato. I fari allungati fino a metà dei passaruota e sporgenti, rendono l’insieme forse un pò pesante, ma sicuramente hanno un grande impatto. Colpisce all’occhio il riflesso azzurro dei fari a led, sia da accesi che da spenti. Un laterale con linea di cintura non altissima ma che sale di molto all’altezza dei finestrini posteriori regalando una linea dall’aspetto quasi sportivo grazie anche ai bellissimi cerchi in lega da 17″. Porte totalmente senza protezione che possono subito graffiarsi se a fianco del parcheggio si trova il maleducato che sbatte la porta della propria auto contro. Ma un profilo senza interruzioni è sempre più appagante, come dire: se bella vuoi apparire un pò devi soffrire, ma in questo caso ne subiranno soltanto i fortunati proprietari…!

Il retro è la parte migliore dell’auto. Ascoltando i pareri di molte persone (non potevo sostare un attimo che subito il curioso di turno si accostava per chiedere dell’auto…) è proprio la coda che colpisce più di tutto. Come mio parere, non mi risulta affatto sportiva, ma è così particolare ed elegante con quei fari e quel lunotto piccolo che da la sensazione di tipica auto hi-tech. Complice anche il colore bianco perlato metalizzato, si nota subito anche qui la fotocamera del sistema Around View Monitor, che aiuta nelle manovre di parcheggio. Curiosità: con 320 euro è possibile avere lo spoiler posteriore con pannelli solari, molto hi-tech!). Purtroppo il paraulti è abbastanza alto e le operazioni di carico risultano un pò difficili soprattutto in presenza di oggetti voluminosi e pesanti. In conclusione, la Leaf ha dimensioni importanti: 4,44 metri di lunghezza, 1,77 metri di larghezza e 1,55 metri di altezza, ma il design regala all’auto un aspetto molto più contenuto, con una buona dose di originalità.

E’ un pò come ritornare bambini entrando in Nissan Leaf! L’allestimento Tekna, il più lussuoso, presenta un interno in pelle nero ed una plancia scura abbastanza avvolgente con inserti lucidi che coprono anche parte del tunnel centrale. Ovviamente colpisce subito il quadro strumenti totalmente scuro e senza laccette ma che diventa una giostra di colori appena si preme il pulsante rosso dell’accensione in basso a destra.

Ecco allora comparire come per magia, le varie indicazioni: in alto troviamo un display allungato con le indicazioni della velocità, l’orario, la temperatura esterna e l’indicatore di quanti alberelli abbiamo salvato con la nostra guida ecologica. Il quadro strumenti presenta all’interno sulla sinistra, la temperatura delle batterie, a destra l’autonomia delle batterie con i km rimanenti, al centro un grande display con l’indicazione della percentuale della batteria o del tempo di ricarica, i km effettuati e la modalità di guida. In tutti i casi, è possibile scegliere la visualizzazione delle informazioni. In alto sopra il display, una scala di led, se illiminati alla destra possiamo renderci conto della potenza che stiamo sfruttando, per esempio quando accelleriamo, se invece sono illuminati a sinistra stiamo accumulando energia grazie alla frenata o alla decelerazione dell’auto. In questo caso potremmo notare come i km risidui tenderanno ad aumentare per la nostra felicità! Non mancano poi le varie spie di servizio. Il volante in pelle presenta vari pulsanti, tutti facilmente accessibili con il pollice. Illuminati di notte (anche se avrei preferito una luce più forte) è possibile alzare il volume, attivare i comandi vocali, rispondere ad una telefonata, cambiare le info del display del navigatore, impostare il cruise control e la modalità ECO (posizione perfetta!)

Al centro della plancia, il grande display da 7″ dove è possibile consultare il computer di bordo con le infinite opzioni ed informazioni (consumi, calcolo dell’energia utilizzata, risparmio senza climatizzatore ecc). Semplicissimo da utilizzare il navigatore, le impostazioni sono tutte molto chiare, è prevista l’assistenza a video della direzione da prendere, ed è possibile scegliere l’itinerario in base alla scelta più rapida o ecologica. Se durante il viaggio, la nostra autonomia è scarsa al tal punto di non raggiungerla, ci guiderà alla prima colonnina per la ricarica! (al sud scarseggiano, quella comunale si trova a Salerno…!) Non manca ovviamente il Bluetooth, il quale, dopo la prima associazione al cellulare, lo riconoscerà appena accendiamo l’auto. Ciliegina sulla torta, sistema audio Bose Energy Efficient Series con lettore CD MP3, radio, ingressi usb iPOD, AUX IN con 7 altoparlanti.

Potente, consuma circa metà dell’elettricità di un impiato tradizionale. Più in basso, ma sempre a portata di mano, il climatizzatore automatico, che non prevedere temperature separate, ma è comunque abbastanza efficace nello svolgere il suo dovere. Abbastanza silenzioso, distribuisce la temperatura in modo soffice, evitando soffi fastidiosi durante la guida. Le varie impostazioni sono visibile sempre dal display centrale, in una riga in basso con caratteri piccoli. Se non si ha un minimo di attenzione, potremmo avere difficoltà nel reperire le informazioni, ma in questo caso si tratta solo di abitudine. Per il resto la plancia presenta qualche botola sparsa un pò in giro: accanto ai pulsanti per il riscaldamento dei sedili, troviamo due portabicchieri e un piccolo vano per mettere il cellulare, lungo il tunnel centrale, nel bracciolo anteriore, lungo le portiere ed il classico vano portaoggetti sul lato destro, non regolare ma sufficiente ed illuminato. In alto invece troveremo il portaocchiali con i comandi delle luci di cortesia ed il led per l’illuminazione ambiente. Le plastiche sono di buona qualità, al tatto si percepisce la robustezza, anche se avrei preferito qualcosa di più morbido.

Prima di parlarvi delle sensazioni di guida, vi ricordo che a bordo di Nissan Leaf, si viaggia in completo silenzio. Con i suoi 21 decibel, guidare è un estremo piacere! Si apre l’auto premendo il pulsante sulla maniglia, si verrà riconoscuti grazie alla chiave elettronica, che può benissimo essere lasciata in tasca e si sale a bordo. Il display del quadro stumenti ci ricorda che per partire, dobbiamo prima premere il freno e poi utilizzare il tasto di accensione illuminato di rosso. A questo punto ci si aspetta il classico rumore meccanico di partenza ed invece completamente niente! Solo il quadro strumenti si accende e con un jngle capiamo che siamo pronti per partire.

Sblocco il freno di stazionamento, che in questo caso è a pedale e si trova a sinistra in basso (soluzione scomoda per un uso veloce…), seleziono dal joystick centrale sul tunnel, la modalità D/B e l’auto incomincia a muoversi come per magia. Il primo instinto è quello di accelerare subito per sentire un qualsiasi rumore che provenga dall’interno, ma niente! La Leaf accelera senza esitazione e considerando che sviluppa istantaneamente il 100% della coppia motrice, mi rendo conto che mi trovo a che fare con delle prestazioni di tutto rispetto, paragonate ad un motore diesel di ultima generazione. La guida diventa un divertimento, premo a fondo il pedale e la Leaf lascia ai semafori solo la polvere (fumo niente perché è elettrica…!). Solo un leggerissimo fischio appena percettibile entra in abitacolo nelle accelerazioni più decise, ma poi si è particolarmente presi dal totale silenzio che regna. Anche nelle asperità della strada, la Leaf continua a essere silenziosa, segno di una qualità costruttiva e di un assemblaggio fatto con cura, niente scricchiolii, o rumori di plasitica, l’unico rumore che sentirete saranno le buste della spesa scivolare di qua e di la nel bagagliaio!

Poco più di 11 secondi da 0 a 100 km/h ed una velocità di 144 km/h, fanno della Leaf, l’auto adatta anche per spostamenti un pò più importanti. Con i suoi 109 cv, ed un peso di 1474 kg, la Leaf sembra mantenere molto bene la strada con un volante non leggerissimo ma progressivo quanto basta ed un rollio poco accentuato grazie ad un baricentro abbastanza basso. I freni sono potenti e pur sollecitati non hanno mai sofferto di fanding, il pedale grande, ha una corsa breve. La posizione di guida è sempre rialzata, il sedile è comodo e ha una buona presa laterale, riscaldabile insieme al volante, ma qualche comando rimane però un pò oscurato dalla corona come il display in basso che non mi fa percepire se mi trovo in modalità ECO e vedere i km totali. Dovrei sporgermi in avanti, niente di problematico ovviamente, altrimenti regolare il volante un pò più in basso ma così si noterebbe quello spazio aperto tra plancia e volante che a me da fastidio vedere (sono pesante è vero…). Anche i tasti sulla sinistra della plancia sono parzialmente oscurati ma sono illuminati, invece i tasti degli alzacristalli non lo sono tutti e non riesco a capire per quale motivo considerando che durante la guida potrei aprire per distrazione quello posteriore e non l’anteriore destro…

La visione attorno all’auto è sufficiente, ma i piccoli triangoli posti alla base del parabrezza aiutano solo ad avere più luce all’interno, mentre con il lunotto, considernado anche i vestri oscurati, si ha fatica ad utilizzarlo ma in questo caso viene in aiuto il sistema Around View Monitor, che dal monitor centrale, grazie a 4 videocamere attive, (una anteriore sul logo, una posteriore e una sotto gli specchietti in basso) riesco a vedere lo spazio circostante passando da una videocamera all’altra o sfruttando la visione panoramica. Appena inserisco la retromarcia, un cicalino avvisa i pedoni della mia manovra, operazione poi facilissima in quanto l’auto cammina da sola quindi non devo premere sul pedale, a me resta solo frenare e l’attenzione sul display che modifica la traettoria dei movimenti con delle linee colorante anche grazie all’angolo di sterzata. Per il resto l’abitacolo è abbastanza spazioso anche per cinque persone dalla corporatura media. Il bagaglio invece non ha una forma regolare, ma in utti i casi, i suoi 370 litri serviranno quasi esclusivamente per la spesa.

Ovviamente c’è da tenere in considerazione l’autonomia! Nissan certifica i 199 km con una ricarica completa. Non ne sono certo e così la metto alla prova. Primo tentativo, fallito alla grande! Con una percentuale residua del 20% di batteria, sono riuscito a fare appena 110 km. Cosa c’è che non va? Provo di nuovo: ritorno all’unica colonnina comunale disponibile a Salerno e ricarico l’auto. Ben 6 ore circa di attesa per una ricarica completa. Ci riprovo ma in modo differente: modalità ECO, senza climatizzatore e strada extraurbana invece di autostrada. Missione compiuta! Con una carica residua del 10% ho fatto 190 km! Il segreto sta proprio in quella spia di colore verde sul volante: se si utilizza la modalità ECO, viene tagliata la potenza del motore, per far strada ad una guida meno brillante ma parsimoniosa. Anche il climatizzatore se acceso, subisce una perdita di potenza, ma sono le strade urbane ed extraurbane che fanno la differenza, dove tra una frenata decisa ed una decellerazione, l’auto recupera energia per accumularla e ricaricarsi da sola. Ecco che allora vedrete sul display i km residui aumentare come per magia e spuntare nel display in alto i famosi alberelli salvati!

la Nissan Leaf è un’auto da provare. Tecnologica quanto basta, promette e non delude le sue aspettative. Non fatevi ingannare dalla forma, pur essendo un’auto completa e capiente, ha i suoi limiti come l’autonomia che non permette di fare viaggi senza avere la paura di rimanere a terra, ma la Leaf è stata progettata per la città ed è proprio li che vi darà la massima soddisfazione. Considerando poi che in alcune città potrà entrare in ZTL e parcheggiare gratis, allora tutto diventa ancora più interessante! I prezzi partono da 24.790 euro per la “Visia”, 27.790 per Acenta e 30,690 per la Tekna, tutte con soluzione di noleggio batterie, soluzione ideale per chi vuole risparmiare bei soldini sull’acquisto. Cosa ne pensate, siente incuriositi da tale tecnologia eco sostenibile oppure siete affezionati al vostro rumoroso motore?