Vale la regola avere sempre l’ultimo modello a disposizione? Mi porgo sempre questa domanda quando devo acquistare un nuovo device. Se le differenze sono minime e non sono dirette neanche a mio favore, opto sempre per il modello precedente, anche in virtù del fatto che, posso risparmiare essendo sul mercato già da un pò e quindi soggetto a promozioni molto più interessanti. E’ quello che mi sono domandato quando ho avuto tra le mani il Matebook X Pro di Huawei, versione 2022.
Esteticamente identico al 2023, il Matebook X Pro si presenta con una scocca di metallo dal rivestimento di colore “Ink Blue”- a grana fine. Questo comporta una piacevolezza al tatto unica, un aspetto positivo considerando che altri laptop sanno essere solo freddi al tatto. 4 porte USB-C (solo due sono Thunderbolt 4) e jack audio. In confezione troviamo un dongle USB-C/USB-A e l’alimentatore da 90 Watt (utile anche per altri dispositivi Huawei). Ottimo il peso per un 14″ – che sfiora di poco 1,3 kg, ma ben distribuiti e quindi ben maneggevole anche in casi estremi di utilizzo, esempio le gambe quando si è seduti senza un sostegno. Non si può far a meno di notare il Touchpad, grande e che arriva all’estremità della scocca.
Una serie di comandi lo rendono molto più utile di quello che sembra: sfiorando lateralmente con un dito si può accedere alla luminosità e al volume con tanto di feedback, con un tocco si chiude la finestra o si riduce ad icona se lo facciamo da sx o a dx, sfiorando con due dita si accede al centro notifiche, sfiorando in alto si ha l’avanzamento veloce o il riavvolgi dei video, con un tocco di una nocca si può fare lo screenshot dello schermo, con due nocche la registrazione dello schermo. Tutti utilissimi ma essendo tanti, ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi. In compenso tutti funzionano perfettamente e se qualcuno si stesse chiedendo se un Touchpad così grande non sia fastidioso per le mani, vi confermo che non è così. Non necessariamente dovete essere al centro del Touchpad per lavorare, di conseguenza palmo e polsi non saranno un problema.
La tastiera si presenta con una corsa classica, feedback aptico, un bel sound di clic e una retroilluminazione dignitosa. Anche in questo caso si percepisce una qualità costruttiva da vero top di gamma. Il tasto accensione sulla destra, presenta il lettore di impronte digitali, ma per questo Matebook X Pro ho voluto utilizzare i sensori per lo sblocco biometrico. Che dire, perfetto! Sono stato riconosciuto 10 volte su 10. Da ricordare che la fotocamera sulla tastiera è scomparsa. La trovavo una piccola genialità. Quella attuale si trova in alto sul display con una risoluzione di soli 720p, ma perché?? Forse per le cornici ristrette?
SCHEDA TECNICA
- Schermo: 14,2” LTPS, 3.120 × 2.080 pixel, 3:2, 264 ppi, 90Hz
- CPU: Intel Core i7-1260P (12ma generazione)
- RAM: 16 GB LPDDR5
- ROM: 1 TB SSD
- Scheda Grafica Intel Iris Xe (4GB)
- Connettività: Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.2
Premesso che, con questo reparto hardware, è difficile che non possa accontentare l’utente medio che sceglie di acquistare un top di gamma. Quello su cui mi soffermerò è la valutazione dello stress che indurrò questo Huawei Matebook X Pro in lavori grafici che richiedono massime prestazioni dell’Intel i7 e l’utilizzo della RAM per l’elaborazione. In Modalità Performance e Photoshop 2022 come cavia, inizio ad elaborare due immagini TIF da 480 MB e 800 MB, 400 pixel, 36 x 52 cm. Tempi di apertura: 31 sec. Il risultato migliora se l’alimentazione è a cavo e non con la batteria, si scende a 29 secondi. Elaborazione logo vettoriale con Illustrator 2022: tavolo di lavoro 30 x 30 cm, livelli e immagini PSD. Salvataggio: 12 secondi. Sono tempi lusinghieri, in linea con la potenza di questo Matebook X Pro.
In tutto ciò le ventole hanno iniziato a volare a fine sessione ma i decibel erano talmente bassi che a stento si sentivano. Niente male anche il display con i suoi 500 nit di luminosità. La configurazione mi è sembrata veritiera, il pannello antiriflesso aiuta tanto ed il touch sempre pronto. Ottima la fluidità, ma in ambienti grafici, i suoi 90Hz sono standard e ho avuto sempre l’esigenza di averli a disposizione. Sensore di luminosità fa il suo dovere, tentennato qualche volta ma niente di rilevante. Batteria da valutare in più situazioni. Con i suoi 60 Wh, ed il mio utilizzo fatto di grafica, internet e condivisione file, 6/7 ore sono sempre garantite, ma ripeto, l’utilizzo è talmente personale che questo è un dato che potrebbe benissimo non essere considerato. Da non dimenticare gli altoparlanti HUAWEI SOUND 6 che mi sono piaciuti e no poco. Bassi presenti, parlato ben definito e disturbo ridotto al minimo anche al max del volume. Ascoltare un film è piacevole.
In conclusione, contento di questo Huawei Matebook X Pro? Si, perché le sue prestazioni possono essere paragonate a marchi altrettanto importanti. Ho lodato le finiture ed i materiali che danno un tocco da “vip” – il Touchpad che mi permette di fare tante cose senza allungare le dita sulla tastiera, l’accendersi da stand-by immediato e senza perplessità e delle cornici così sottili che lo fanno sembrare più grande di un 14″. Un display che è rivestito di uno strato nano-ottico controllato magneticamente in grado di ridurre del 60% il riverbero della luce premiato anche primo laptop in assoluto a ottenere la certificazione TÜV Eye Comfort 3.0 – per la protezione oculare completa.
E poi ovviamente c’è la piattaforma Super Device che permette un utilizzo sincrono e interconnesso con altri Device Huawei (spero di poter provare il nuovo P60 Pro…). Il prezzo? A listino 2.199 euro, non spiccioli ma essendo il penultimo della serie Matebook X Pro, non sarà difficile trovare qualche promozione online. Attenzione perché dal sito ufficiale, non sembra essere disponibile, tocca rimboccarsi le maniche e trovarlo in altri siti.